La scienza dell evoluzione

Paris – credit: @DronalistDailyDose YouTube

Psicologia Evolutiva 1

“La psicologia evoluzionaria, lo sviluppo di una psicologia evoluzionaria, è necessario alla razza umana nel corso dei secoli a venire perché l’Uomo dovrà alla fine arrivare a dovere e poter essere in comunicazione con Intelligenze, sia sul piano mentale o sul piano astrale, o sul piano eterico, che arriveranno in un modo o in un altro in contatto con l’umanità.” BdM

#coscienza #sopramentale #pianoMentale #invisibile #circuitiUniversali #telepatia #doppio #aggiustatoreDiPensiero #fonte #intelligenze #pensiero #memoria #contatto #sé #evoluzione #antenati #coscienzaJupiteriana #criticaAssoluta

 

In italiano si legge il contenuto originale di questa pagina, in un’altra lingua la traduzione da parte di un’intelligenza artificiale (AI) di questo contenuto, quindi il risultato deve essere interpretato con discernimento.

ascoltareguardare su YouTube

Buonasera. Ho deciso di tenere conferenze da solo per il pubblico, per dare un’occasione al pubblico di farmi probabilmente delle domande, non so se accadrà, ma penso di provare questo, questa formula, affinché il pubblico possa avvicinarsi un po’ di più a questo materiale … In attesa che le persone sappiano che sono tornato un pochino in circolazione, fino al mese di ottobre; ma cercate di beneficiare di queste conferenze il più possibile, nella misura in cui io mi rendo un po’ più accessibile.

Ho intitolato le conferenze “Psicologia Evoluzionaria” perché non volevo essere limitato da titoli, sono stanco dei titoli, d’altronde è inutile per me avere titoli perché i titoli sono solo per “farmi partire”. Poi esplorerò tutto il dominio della coscienza sopramentale nel caso di un’altra vibrazione, di un altro modo. Poiché il processo stesso è totalmente creativo, non c’è ritorno indietro!

Ecco, non si può ritornare dieci anni indietro o cinque anni indietro; questo è uno dei problemi della coscienza creatrice; il vantaggio, invece, è che è un movimento perpetuo in avanti. Probabilmente permetterò al pubblico di farmi domande nella misura in cui le domande sono intelligenti e servono a tutti. Se non è il caso, beh, mi lascerò andare a parlare da solo, allora, se avete domande da porre, fate in modo che siano domande intelligenti perché non voglio che gli altri soffrano delle vostre stupidità, le persone non hanno tempo da perdere.

Ci sono parecchi modi di avvicinarsi alla psicologia evoluzionaria. Il modo in cui oggi mi avvicinerò è per permettere ai “non-iniziati”, in altre parole agli uomini e alle donne che non sono mai realmente penetrati in questo dominio che è vastissimo, di penetrare senza problemi in questo dominio, senza sofferenza. La psicologia umana è molto, molto fragile, l’uomo è molto fragile sul piano del suo ego.

Le conoscenze dell’umanità che sono molto, molto condensate sul piano mentale o anche le conoscenze sistemiche che sono molto condensate sul piano mentale, quando son messe a disposizione dell’Uomo riflessivo, dell’Uomo che pensa, soprattutto su un pianeta come il nostro, può essere molto, molto difficile a livello dell’ego perché queste conoscenze, questa scienza, non è condizionata dal sé planetario.

Essa fa parte di una ristrutturazione del sé, fa parte di una canalizzazione d’informazioni dal piano mentale, da un piano mentale sistemico d’altronde molto avanzato, che è un piano mentale che rimette in questione la totalità dell’involuzione, cioè la totalità delle conoscenze dell’Uomo sul pianeta, da quando l’Uomo è uscito dalle condizioni della sua animalità.

Prendo spesso l’esempio della scienza a partire da Lavoisier nel diciannovesimo secolo, la scienza materiale che abbiamo oggi, mi piace dimostrare che in cent’anni si sono fatti progressi inauditi – che sono in fondo estremamente primitivi paragonati ad altre civiltà che vivono in sistemi paralleli, ma in altre dimensioni che sono invisibili ai nostri occhi.

Il fenomeno dell’invisibilità non è stato risolto dalla teologia cristiana, non è stato risolto dalla metafisica o l’occultismo occidentale, non è stato risolto nemmeno dal misticismo orientale, perché l’invisibilità è una condizione di vibrazione. Non è semplicemente una condizione di misticismo psicologico. L’invisibilità è realmente un problema materiale.

Ci sono civiltà che sono invisibili ai nostri occhi perché evolvono su piani che sono vibratoriamente inaccessibili per i nostri sensi, dunque per il nostro corpo astrale: dunque, se questi mondi sono inaccessibili per il corpo astrale dell’Uomo, perché l’Uomo possa accedere a quei mondi, occorre che acceda attraverso l’utilizzo di corpi sottili, o il corpo eterico, la coscienza moronziale, o sul piano della telepatia mediante il corpo mentale che è dissociato dal sé planetario.

E’ il solo modo con cui l’Uomo può entrare in comunicazione telepatica con quelli che io chiamo i circuiti universali, cioè questa banca d’informazioni che rappresenta la totalità degli archivi nell’universo locale dall’inizio della creazione dei sistemi. Il problema con la telepatia universale è che essa è molto, molto diversa sul piano fisico e sul piano psicologico dalla vocina interiore cui si è abituati quali esseri spirituali che appartengono a una civiltà giudeo-cristiana.

La telepatia universale fa parte del raccordo psicologico dell’ego con una dimensione mentale che non esclude una partecipazione con l’Uomo, ma che include, nella sua relazione con l’Uomo, una caratteristica assoluta d’Intelligenza, in altre parole, che permette all’Uomo, nella misura in cui egli è capace, sul piano psicologico, di assorbire quella informazione, di non essere più obbligato a trattenerla all’infinito per avervi accesso.

Ho dato a questo termine, il termine di “coscienza sopramentale”, ho dato a questo termine il termine di “Psicologia evoluzionaria”, per far comprendere, per far realizzare all’essere umano che i risultati o le osservazioni dell’involuzione, in altre parole i risultati che nascono dal fatto che egli appartiene alla coscienza di una razza involutiva che pensa, che riflette, in questo movimento è totalmente diverso. Una coscienza sopramentale non è una coscienza planetaria, è una coscienza sovra-materiale che si sovrappone, che si connette con la coscienza planetaria.

Dal momento in cui essa si connette con la coscienza planetaria, la coscienza planetaria in quanto meccanismo di riflessione scompare. “Scompare”, non vuol dire che l’Uomo perde il suo ego, vuol dire che il suo ego diventa trasparente, cioè che il suo ego non fa più ostacolo alla presenza estremamente evidente di ciò che si chiama “una coscienza superiore”, che si può chiamare “un doppio”, che si può chiamare “un aggiustatore di pensiero”, che si può chiamare “una fonte”, che si può chiamare in qualunque modo.

I termini o le parole sono assolutamente senza valore nominale quando si cerca di comprendere o di spiegare quello che oggi chiamiamo l’invisibilità del piano mentale o un campo di coscienza che appartiene a intelligenze che sono strutturate, che hanno delle forme, che hanno risolto il problema dell’energia della materia, che sono totalmente indipendenti dal fenomeno della reincarnazione, e che non hanno bisogno di anima per assoggettare la loro intelligenza a una ricca sequenza di eventi che crea quella che sulla Terra si chiama “l’esperienza dell’ego”.

Questi esseri non hanno esperienza, dunque, effettivamente, se questi esseri, queste intelligenze non hanno esperienza, se vengono in contatto con l’Uomo per creare quella che io chiamo “una fusione”, una specie di unificazione del processo d’Intelligenza sistemica, è evidente che l’Uomo, alla fine, esce dall’esperienza, non vive più di esperienza, perché non ha più bisogno di assoggettarsi alle forze dell’anima che fanno parte della memoria della razza e che fanno parte sistematicamente dell’incoscienza dell’ego, e che proiettano automaticamente l’Uomo, il mortale, fuori da quello che io chiamo “l’involucro del suo Spirito”.

L’involucro dello Spirito, termine che do per far comprendere all’individuo la relazione totalmente soggettiva e relativa della sua coscienza planetaria, l’involucro dello Spirito è una frontiera psicologica che impedisce all’Uomo di scoprire i misteri. I misteri non sono la fine del mondo, essere intelligente non è la fine del mondo, essere veggente non è la fine del mondo, essere in comunicazione mentale con circuiti universali non è la fine del mondo!

Ci sono invece delle leggi, ci sono dei principi, ci sono dei fondamenti che devono essere rispettati, perché l’Uomo, essenzialmente, è un essere totalmente abbrutito dal passato. E quando dico “abbrutito”, voglio dire che pensa! Pensare è già una forma di abbrutimento. Quando l’Uomo passerà dal pensiero, che è riflesso, che è un meccanismo di riflessione, alla comunicazione telepatica, l’Uomo uscirà finalmente dalla sua ignoranza. Dunque, l’Uomo potrà cominciare a comprendere i misteri, potrà cominciare a comprendere che cos’è il pensiero, il sé planetario, il sé universale, le forze sistemiche, le civiltà esteriori, i buchi neri.

L’Uomo prenderà coscienza della vibrazione, l‘Uomo potrà manipolare l’energia dei suoi corpi sottili, l’Uomo cesserà di essere un essere completamente a parte. Diverrà finalmente un essere integrato, quando dico “a parte” intendo un essere che forzatamente, in quanto individuo, in quanto unità biologica appartenente a una civiltà materiale, è risolutamente fissato in un’esperienza limitata che si chiama “la coscienza planetaria”.

La Terra è in quarantena da migliaia di anni. Perché è in quarantena? Perché l’Uomo non può comunicare con la sua fonte. L’Uomo non può comunicare con la sua fonte perché l’Uomo non è capace di dividere il raggio della sua coscienza mentale. Quando pensate, questo pensiero viene da qualche parte!

Il pensiero è un fenomeno materiale, anche se è un fenomeno materiale di alta natura, di alta dimensionalità, resta un fenomeno materiale. La scienza comincia a prendere coscienza di queste cose, ma il fenomeno del pensiero in quanto fenomeno di riflessione, è un fenomeno che impedisce l’unità della coscienza perché l’Uomo non è capace di dividere il suo raggio.

In altre parole, l’Uomo è obbligato a pensare al fine di poter soddisfare la sua coscienza planetaria. Se passasse a un altro modo di comunicazione che si chiama il modo di telepatia universale, sarebbe obbligato a dividere il suo raggio, cioè a eliminare una parte del suo sé per catturare un’altra parte di un altro sé, e questo non è affare suo.

In quanto umani che siamo vissuti per secoli all’interno dell’involucro dello Spirito, non si è talmente interessati a voler lasciarsi abitare da altre intelligenze di cui non si conosce la provenienza, lo stato universale, la qualità vibratoria, l’origine del settore, e così via. Uno vuole sapere con chi parla. In un senso, non si può biasimare l’Uomo per non voler comunicare per telepatia.

E tuttavia, ci sono esseri che passano il loro tempo a dire: “Io ho la mia vocina, ho la vocina interiore, parlo con la mia vocina interiore”. Ho ascoltato oggi una storia di una donna che è uscita di casa, una donna che non era necessariamente esercitata né interessata a vivere cose particolari in casa sua. E quando è uscita di casa ha visto l’Arcangelo Michele inginocchiato davanti a lei che si batteva con Lucifero! Lei ha avuto paura! Che cosa ha visto? Bisogna che sappia che cosa ha visto! Se cominci a credere questo, sei fritto!

Entriamo in un tempo, al ventunesimo secolo, al ventiduesimo, ventitreesimo, ventiquattresimo, venticinquesimo, ventiseiesimo, in cui l’Uomo verrà in contatto con altre dimensioni, è inevitabile! Nella misura in cui l’Uomo è spirituale o cristiano o “whatever” [qualunque cosa], l’Uomo vivrà una giustapposizione della sua coscienza rispetto a esseri che intervengono nella sua coscienza planetaria, che si serviranno automaticamente della memoria della razza, dunque del suo modo di pensare, per potersi porre nel campo della sua esperienza psicologica.

Dunque, se è un buon cattolico che va in chiesa la domenica, beh, chi è che verrà? Beh, sarà una forma come Giovanni Battista o una forma come Michele Arcangelo o una stupidaggine così. Dunque, occorrerà, nel corso dell’evoluzione della psicologia umana, che io chiamo la psicologia evoluzionaria, che l’Uomo arrivi e sia capace alla fine di poter interpretare, fratturare il raggio del suo pensiero, e interpretare la fenomenologia astrale o eterica della sua coscienza.

Detto in altri termini, poter interpretare in modo preciso la fenomenologia del suo sé in contatto con altri “sé”, in altre parole altre personalità che verranno effettivamente in contatto con L’Uomo, ma passando all’inizio per esercizi spirituali. Quando parlo di esercizi spirituali voglio dire esperienze spirituali! Perché queste intelligenze, per venire in contatto con l’Uomo, sono obbligate a utilizzare la memoria della razza, sono obbligate a trattare con ciò che lui può identificare.

Un buon cattolico, identifica questo con la Vergine Maria, identifica questo con Michele Arcangelo, per un Indiano la Vergine Maria non vuol dire niente! Dunque, gli Indiani identificheranno in un certo modo; gli Arabi in un altro modo, gli Ebrei in un altro modo. Occorre che un giorno si sappia questo, occorre che lo si realizzi, altrimenti si sarà dei “tatas” [ignoranti] per lungo tempo.

È come il fenomeno di Fatima nel 1917, le persone che pensano che il sole gira, non hai bisogno di andare lontano, non devi far altro che venire all’Università di Montréal, vai al laboratorio, e vedrai che il sole non gira. Un sole non gira, resta lì. Allora cos’è che gira… !

Ciò significa che ci sono gradi di ingenuità nell’evoluzione della coscienza umana, e se si dicesse … Se qualcuno mi domandasse: “Ma che cos’è la psicologia evoluzionaria, cosa sarà la psicologia evoluzionaria, che cosa saremo fra duecento anni, fra cinquant’anni” …? Non lo so, perché più l’Uomo avanzerà, più l’Uomo realizzerà che la psicologia evoluzionaria è un processo d’esplorazione della multidimensionalità della sua mente universale. Dunque, questa faccenda è illimitata!

È evidente che quello che dico oggi è semplicemente poca cosa paragonato a quello che si dirà fra cinquanta, sessanta, settant’anni… Si è al di fuori della filosofia e dei sistemi riflettenti, si sarà al di fuori della psicologia pensante, si sarà al di fuori delle teologie, delle metafisiche e delle forme oscure dell’esoterismo e dell’occultismo contemporanei. È evidente che alla fine l’Uomo sarà obbligato a fratturare la sua memoria per andare più lontano nella conservazione della sua unità con l’universale, altrimenti l’Uomo perderà traccia della sua realtà, e alla fine l’Uomo non potrà scoprire i misteri.

L’Uomo non potrà mai rispondere a tutte queste famose domande che fanno parte dei suoi antecedenti, dei suoi millenni di ricerche attraverso centinaia e centinaia di sistemi che devono essere alla fine eliminati, perché un giorno occorre che gli Uomini arrivino a sapere la stessa cosa. Che ci siano separazioni nella conoscenza dalla Cina all’Estremo Oriente, dall’Europa all’America del Sud, è totalmente stupido, fa parte dell’involuzione. Bisogna che un giorno queste conoscenze si unifichino!

Quando ciò sarà unificato, non si parlerà più di conoscenza, si parlerà di un sapere universale basato sulla telepatia, in altre parole, l’informazione diretta da un piano superiore. Ma per questo, occorre che l’Uomo faccia il punto sul suo ego: non è facile, perché uno ha l’impressione di essere intelligente. E posso assicurarvi che non si è intelligenti! Anche se si hanno delle lauree, non si è intelligenti.

Essere intelligente, per voi, vuol dire essere capace di convincere qualcun altro, il che vuol dire avere abbastanza potenza psicologica per intervenire creativamente in un processo di discussione. Ma quando l’Uomo entrerà in una comunicazione telepatica coi circuiti universali, con un piano mentale avanzato, l’Uomo si accorgerà che, laurea o non laurea, quando entri in contatto con intelligenze che non hanno alcuna nozione dell’anima, che sono “Puro Spirito”, in altre parole “Pura Luce”, la qualità della vostra intelligenza che è stata deliberata dalle Università del vostro mondo, è assolutamente secondaria. È necessaria per l’involuzione, ma non ha niente a che vedere con l’evoluzione.

Dunque, la psicologia evoluzionaria, lo sviluppo di una psicologia evoluzionaria, è necessario alla razza umana nel corso dei secoli a venire perché l’Uomo dovrà alla fine arrivare a dovere e poter essere in comunicazione con Intelligenze, sia sul piano mentale o sul piano astrale, o sul piano eterico, che arriveranno in un modo o in un altro in contatto con l’umanità.

Che voi interpretiate il fenomeno UFO come un fenomeno biologico o che lo interpretiate come un fenomeno sovrannaturale o eterico, o astrale, non importa. Ogni manifestazione di una forma d’intelligenza superiore alla nostra, che sia sistemica, eterica, o che sia sistemica astrale, è senza importanza se non siete capaci di affrontare la vostra propria natura, perché, “anyway” [in ogni modo], sarete magnetizzati!

E la magnetizzazione del corpo mentale dell’Uomo è la ragione per cui il contatto fra l’Uomo e altre civiltà deve avvenire in modo molto limitato, molto lento, perché l’Uomo non è pronto. Non è attrezzato psicologicamente per affrontare Intelligenze che non sono necessariamente più intelligenti di lui, ma che hanno un percorso evolutivo diverso dal suo.

Dunque diventerà essenziale, alla fine, nel corso dell’evoluzione, che l’Uomo sia capace di distinguere oggettivamente ciò che oggi chiamiamo le civiltà che vengono da altri mondi, che sono invisibili ora ai nostri occhi, e altre civiltà che non fanno parte dei mondi materiali, che non hanno un corpo chimico, che non passano attraverso i buchi neri per visitare altre civiltà, ma che fanno parte di quello che io chiamo “le architetture della mente”. In altre parole, mondi che sono abbastanza avanzati in energia, in scienza dell’energia, da poter creare più potenza di quanta son capaci di utilizzare nel corso della loro traiettoria, nel corso del loro sviluppo, nel corso della manifestazione. E il pensiero, fa parte di questo.

Un giorno, l’Uomo dovrà realizzare che il fenomeno del pensiero non è un fenomeno psicologico, che il fenomeno del pensiero non è un’estrapolazione psicologica del suo sé planetario, che il pensiero è un trucco psicologico che permette all’Uomo di sviluppare la coscienza di un ego al fine di potere – col tempo, quando sarà più vicino il tempo della sua coscienza –, al fine di realizzare che effettivamente il pensiero è uno sdoppiamento del suo essere sistemico.

Ma solo la coscienza o la realizzazione che il pensiero o il nostro pensiero è uno sdoppiamento del nostro essere sistemico, ci irrita, perché siamo stati abituati, durante l’involuzione, a pensare, dunque a riflettere su noi stessi. E quando si riflette su se stessi, si è obbligati a prendere coscienza di se stessi. Ma la coscienza che prendiamo di noi stessi non è una coscienza di sé!

È una coscienza astralizzata da altre intelligenze che creano nella nostra memoria personale, cioè nell’anima, delle riflessioni, delle memorie che, una volta accumulate durante un certo numero di anni, cristallizzano una certa energia che io chiamo “l’energia mentale”, e danno all’ego quello che chiamo una personalità. Ma questo non è l’Uomo reale! Non è l’Uomo integrale, è semplicemente una particolarità delle leggi sistemiche che invita l’Uomo a guardare nell’infinità della sua coscienza per non percepire che la finitezza del suo sé.

Dunque, ciò ha bisogno di una psicologia evoluzionaria per distruggere le fondazioni riflessive della coscienza del sé planetario, e portare finalmente l’Uomo a poter conservare costantemente la sua energia al livello della mente e al livello del corpo emozionale, dunque del suo corpo astrale, per poter strutturare un altro veicolo che io chiamo il veicolo eterico che egli potrà studiare una volta che uscirà dal suo corpo materiale; per esplorare finalmente i mondi sistemici, e smettere di ritornare a quello che oggi tecnicamente si chiama il mondo della morte, che è semplicemente un mondo in sospensione che conserva gli archivi delle personalità mortali disincarnate, durante un certo tempo, finché il pianeta non serva più all’evoluzione di una razza pensante.

Dunque, l’uomo, a quel punto, comincerà la sua evoluzione jupiteriana e a quel punto i pianeti che sono nel sistema solare non serviranno più come misura vibratoria, in altre parole come meccanismo cosmico per mettere in vibrazione l’anima, che trovate negli annali astrologici dell’involuzione. Dunque, la psicologia evoluzionaria è necessaria perché l’Uomo deve finalmente apprendere a conservare la sua energia mentale. E conservare la sua energia mentale non è per lui evidente a causa delle sue emozioni.

Ci sono persone che dicono: “Bene, sì, ma se uno non ha più emozioni com’è vivere?”… Non ho mai detto che l’Uomo non deve vivere le sue emozioni, dico che l’Uomo non dev’essere dominato dalle sue emozioni! Non è la stessa cosa! Io certamente ho emozioni, quando vedo qualcosa di bello, quando vedo qualcuno che ha una bella aura, a volte ce l’ho, la lacrima. A volte, quando tengo conferenze in pubblico, ho la lacrima per far vibrare o per far comprendere cose che sono essenzialmente, per il momento, personali per la mia coscienza, Beh, questo fa parte dell’utilizzo delle emozioni.

Ma l’energia emozionale non deve ritardare l’evoluzione della sua intelligenza e non deve servire le forze astrali che sono disincarnate, che vengono chiamate entità astrali e che utilizzano queste energie per materializzarsi attraverso l’individuo, attraverso quello che voi chiamate “pensieri totalmente soggettivi”. È in questo senso che dico che l’Uomo deve apprendere a conservare la sua energia.

Ma conservare la nostra energia non è facile, perché non abbiamo psicologia, cominciamo a sviluppare una psicologia, una psicologia che è fondamentalmente unica nel mondo occidentale e che è molto, molto ristretta a livello della geopolitica del pianeta, perché è da pochissimi anni che ha preso il via questa coscienza, che ha il suo impulso. Anche se si dice che sI trovano memorie di questa psicologia in Europa o nell’America del Sud, o negli Stati Uniti, qui o là, è ancora estremamente limitata, ma questo fa parte del processo evolutivo e non importa.

Quel che è importante, è che questa psicologia esista nel mondo e che alla fine gli Uomini vi accedano o possano accedervi facilmente. Può darsi che un giorno questa psicologia andrà sull’internet, dunque questo faciliterà “l’exposure” [l’esposizione], il contatto con altre umanità, altri Uomini. Dunque, ci sono cose, di questa psicologia sopramentale, di questa psicologia evoluzionaria, che si dovranno realizzare nel corso dell’evoluzione; termine che diamo temporaneamente per facilitare un adattamento psicologico a un prodotto che, alla fine, sarà talmente occulto che probabilmente le persone vi accederanno per telepatia diretta, dunque nel mondo non si avrà più bisogno di conferenzieri che si sgolano.

Ma prima che l’Uomo possa beneficiare degli archivi universali per telepatia diretta, bisognerà che sia capace, a livello del suo pensiero, di fratturare il suo raggio, in altre parole di apprendere e realizzare che il suo sé non è predestinato a un’unica caratteristica della sua personalità, che il suo sé non è basato sull’IO, ma che la sua coscienza è basata sulla giustapposizione dell’IO e del TU.

Nell’IO voi non potete rivolgervi a una persona, occorre che vi rivolgiate a una persona nel TU. Se l’Uomo non dà a Intelligenze parallele l’occasione, l’opportunità di comunicare con lui nel modo del TU, l’Uomo non potrà mai fratturare il suo pensiero. L’Uomo non potrà mai fratturare il suo raggio, dunque resterà sempre chiuso fra i muri della coscienza psicologica del suo IO.

Dunque, sarà costretto a interpretare la realtà in funzione del suo sé planetario che, strutturalmente, è impotente ad andare negli archivi universali perché si tratta di leggi vibratorie. I territori occulti, i territori psichici, i mondi che oggi chiamiamo le architetture della mente, sono mondi che sono protetti da leggi del pensiero. Occorre che l’Uomo acceda a livelli di pensiero superiori per entrare in quei mondi.

È un po’ come la vostra vettura: volete entrare nella vostra vettura, dovete premere il bottoncino, questo fa “ding-ding-ding” e la portiera s’apre! Ci sono sistemi di protezione. A livello degli archivi universali è la stessa cosa! Gli archivi universali sono protetti da tassi vibratori del pensiero e più si eleverà il tasso vibratorio del pensiero umano, più l’Uomo potrà entrare negli archivi, più l’Uomo diverrà telepatico.

E più l’Uomo, automaticamente, potrà liberarsi dalla famosa vocina astrale che fa parte del suo contatto con entità che sono disincarnate nel mondo della morte, e che da secoli fanno credere ogni sorta di cose, che sono la Vergine Maria, che sono Michele Arcangelo, che sono questo e quello, e che ci prendono per idioti! Attualmente c’è un grande fenomeno nel mondo, c’era un articolo ultimamente sul “Paris Match”, gli hanno anche dato un nome, la chiamano l’angelologia, e ci sono specialisti di questa.

Ho visto lì ritratti di donne totalmente perdute, stordite! Specialiste dell’angelologia! Immaginate, sarà “cute” [carino] “tal’heure” [un po’ più tardi]! Ce n’è una che ha press’a poco cinquecento piccole statuette di questi angeli in casa, immaginate com’è “cute” … “Tal’heure”. Sarà costretta a far venire X … per far sgomberare! Questo significa che l’Uomo ha bisogno di una psicologia evoluzionaria, e se pensate che una psicologia evoluzionaria è facile da sviluppare vi sbagliate, perché rimette tutto in questione.

E il contatto dell’Uomo planetario, dunque di un sé planetario con un sé universale, rimette tutto in questione. Dunque, più l’Uomo avanzerà in una coscienza evoluzionaria, più i fondamenti psicologici del suo sé saranno rimessi in questione. Dunque, lì dove l’Uomo sarà debole, lì sarà testato, o lì dove l’Uomo sarà forte, e questo farà parte del suo processo di avanzamento.

Ma è evidente che l’Uomo, nel suo sviluppo di una coscienza evoluzionaria, sarà costretto a ricostituire, pezzo per pezzo, il suo sé, perché il suo sé, un pezzo alla volta, sarà reso sempre più trasparente; dunque, costretto a una rivalutazione rispetto ad avvenimenti che comincerà lentamente a comprendere ma che non avrà necessariamente afferrato completamente.

Dunque, per anni abbiamo cercato di far comprendere che la palla al piede dell’Uomo dell’involuzione è la memoria della razza! La memoria della razza è la costituzione psicologica di un sé planetario che è incapace di pensare da solo perché non ha il supporto della sua propria scienza che è evidentemente nascosta, velata al suo egocentrismo, dunque al suo pensiero riflesso, dunque alla sua razionalizzazione.

Se l’Uomo non è pronto a prendere coscienza e a realizzare istantaneamente che dal momento in cui è sbilanciato nelle sue energie, è in quel momento che ha l’occasione di reintegrarsi a un altro livello per poter finalmente, gradualmente, a poco a poco, arrivare a comprendere il processo creativo di questa nuova psicologia. È per questo che la coscienza della razza sarà il terreno più lavorato della coscienza umana, che siate Cinesi, Europei, Africani …

Se l’Uomo è chiamato, è portato a sviluppare una coscienza superiore, in altre parole a sdoppiare il raggio del suo pensiero, per poter finalmente vivere o sperimentare una telepatia con intelligenze che sono sistemiche, che sono prescienti, occorrerà ch’egli si riaggiusti al livello dell’ego. Dunque, ci sono principi di base in una psicologia evoluzionaria, ci sono leggi fondamentali. E l’Uomo non potrà passarci accanto, perché queste leggi, alla fine, fanno parte del contatto fra i piani superiori dell’umanità.

Chi, quando, come, sarà contattato da questi mondi? E’ completamente inutile pensarci, perché questo fa parte delle esperienze individuali, individualizzate, delle anime in tutto il mondo! Per cui il problema non è tanto il contatto con mondi paralleli, il problema è come l’Uomo non sarà magnetizzato dai mondi paralleli! Non ho problemi col fatto che degli individui, dei giovani, delle persone spirituali che vivono in paesi sottosviluppati o in paesi non industrializzati, vengano in contatto con proiezioni come la Vergine che gli parla, che li mette in trance.

Ma quello che mi dà fastidio è che dei giovani o degli Uomini, in futuro, non siano capaci d’intervenire creativamente nel processo, nel processo di connessione con l’umanità. Questo, questo mi dà fastidio perché so che dal momento in cui l’Uomo è magnetizzato nella sua mente, è posseduto. E un essere che è posseduto non ha alcun potere, diventa uno strumento, diventa un’estensione delle energie astrali.

E anche se la proiezione astrale è il prodotto di una tecnologia sistemica avanzata, l’individuo, lui, in quanto osservatore, in quanto persona che vive l’esperienza, non può beneficiare del contatto con le intelligenze sistemiche perché la memoria della razza, dunque la sua cultura giudeo-cristiana, interferisce con la manipolazione di recupero energetico. Quando un Uomo viene in contatto con una materializzazione, che sia su un piano o su un altro, l’Uomo deve automaticamente contestare la materializzazione, bisogna che la contesti!

Perché deve contestarla? Deve contestarla per assicurarsi che sia sotto il suo controllo, cioè che gli si manifesti senza apparenza, senza velo. Se l’Uomo non è capace, per ragioni spirituali, a causa della memoria della razza, d’intervenire in modo categorico quando una proiezione astrale si manifesta in lui, come la Vergine in una chiesa, o nel caso della persona che vi citavo poc’anzi, in quel momento è fritto!

E automaticamente, servirà da catalisi spirituale per l’umanità, come lo è stato Fatima (il fenomeno di Fatima), o Medjugorje in Europa, o servirà da catalisi per l’esperienza spirituale sua e di altri attorno a lui, nel caso di individui che hanno contatto con materializzazioni astrali. L’Uomo deve arrivare ad essere perfettamente intelligente.

Ma perfettamente intelligente, vuol dire essere capace di sottrarsi alle influenze che vengono dal pensiero, che sono strutturate da intelligenze che appartengono ad altri mondi e che da molto, molto tempo hanno risolto il problema dell’energia della materialità, che possono facilmente passare da uno spazio-tempo a un altro, da una dimensione a un’altra, incontrare l’Uomo su un terreno che a lui sembra spiritualmente propizio; ma a livello dell’evoluzione dell’umanità, a livello dell’uscita dall’involuzione, a livello dell’eliminazione del vincolo contro l’umanità che io chiamo “la quarantena”, l’involuzione, occorrerà che l’uomo sia realmente attrezzato a livello mentale.

E lì che le sue emozioni devono essere trasmutate, ed è lì che l’uomo comincerà a essere intelligente, comincerà ad avere un’idea di che cos’è “Essere intelligente”. Essere intelligente non è l’atteggiamento mentale o psicologico che avete quando siete all’Università e avete buoni voti. Sono sicuro che se io andassi all’Università oggi, i miei voti non sarebbero alti, non ho più memoria “anyway” [in ogni caso]!

Per cui, per rispondere, dovrei andare completamente sul grande quadro! E probabilmente questo sarebbe talmente offensivo per i professori che mi metterebbero in una classe a parte, da solo, tra quattro muri! Essere intelligenti è una definizione molto relativa che l’uomo scoprirà nel corso del tempo. Dunque la psicologia evoluzionaria invita l’umanità, o l’uomo in quanto individuo – perché è totalmente individuale il fenomeno della psicologia evoluzionaria – invita l’uomo a poter riconoscere alla fine la possibilità degli avvenimenti al di fuori del suo piano materiale.

Innanzitutto, un uomo che non è capace di constatare che ci sono cose che avvengono che sono dettate da energie o da forze che sono al di fuori della sua materialità o al di fuori del suo spazio-tempo, non è, non sarà capace, psicologicamente, di adattarsi a una fenomenologia di intrusione o di penetrazione astrale o eterica nel suo spazio-tempo psichico.

Se l’uomo passa dall’involuzione all’evoluzione, e questo è il caso, che lo si creda o no, che lo si voglia o no, l’uomo passa e passerà dall’involuzione, cioè da uno stato psicologico catatonico, a un’evoluzione, cioè a uno stato psicologico molto, molto avanzato, in cui avrà la capacità, in quanto ego cosciente, di rimettere in questione la totalità della sua cultura, che la sua cultura sia di 10.000 anni o 15.000 anni o di 150.000 anni, l’uomo rimetterà in questione la totalità della sua cultura. Perché? Per arrivare finalmente a poter scoprire il vaso di rose della sua umanità.

Cioè, le assise che hanno trasformato o che hanno permesso di trasformare un animale molto avanzato sul piano di una fisiologia planetaria terrestre in un essere che ha una certa nobiltà perché è venuto in contatto con altre civiltà che hanno potuto mettere in vibrazione principi occulti della sua coscienza animale, che chiamiamo “il corpo astrale”, poi il corpo eterico, per permettere a quest’essere di prendere coscienza di essere diverso da ciò che accadeva nella foresta e di realizzare finalmente di avere sul piano materiale una costante universale, cioè avere accesso a una telepatia con le sue creature! Questo, questo fa parte dell’evoluzione.

Se l’uomo non è capace di concepire la realtà della sua evoluzione a questo livello, che è un livello estremamente basso per il momento, l’uomo non potrà mai arrivare a uscire dal dilemma della sua coscienza involutiva e a riparare il male che la quarantena gli ha imposto da millenni, il male che era effettivamente lo sviluppo di un pensiero riflesso a beneficio di un pensiero telepatico.

Se si guarda la psicologia evoluzionaria fra 200 anni, che cosa sarà fra 200 anni, come sarà il sé dell’Uomo fra 200 anni? Per darvi un’idea dell’evoluzione e del programma che è riservato all’umanità fra 200 anni – non parlo dell’umanità in generale, parlo di alcuni uomini sulla terra – fra duecento anni l’Uomo sarà capace di sdoppiarsi a volontà, cioè potrà uscire dal suo corpo materiale senza il supporto del suo corpo astrale.

Questo vuol dire che l’Uomo resterà vivo, cosciente, e non avrà alcun bisogno di cordone ombelicale per viaggiare nel cosmo locale o nel sistema pluralista dell’universo governato da intelligenze avanzate. Dunque, fra 200 anni, l’Uomo sarà capace finalmente di ritornare alla sua fonte, non necessariamente o solamente del suo pensiero, ma alla fonte scientifica della sua progenitura che, parecchi anni fa, è venuta sulla Terra per testare la viabilità di una coscienza biologica in relazione con una scienza che le appartiene da molto, molto tempo; per vedere se era possibile creare su un pianeta estremamente lontano da quei mondi, un paradiso.

Cioè un ambiente sufficientemente armonioso perché l’essere sia capace di beneficiare delle forme animali, vegetali e minerali che sono state progressivamente messe a sua disposizione da miliardi di anni, invece di vivere in ambienti estremamente rigorosi, estremamente elettrificati, estremamente aridi, ma che sono composti a volontà da intelligenze che utilizzano l’energia eterica per darsi un ambiente a misura della loro potenza.

Dunque, la differenza fra la Terra e altri pianeti, è che la Terra ha dei regni mentre in altri pianeti l’uomo è obbligato, le intelligenze sono obbligate a creare i loro propri regni. E crearsi dei regni, per queste civiltà, è un compito molto arduo perché richiede un’enorme energia. Mentre la Terra e la causa delle sue condizioni attuali, è un pianeta in cui i regni erano già pronti quando l’uomo è stato finalmente elevato allo stato di Uomo; in altre parole, separato dal regno animale che doveva servire da riserva biologica ad uso di questi scientisti venuti da altrove.

Dunque fra duecento anni l’Uomo potrà riconvertire la sua memoria, potrà ritornare nel passato, potrà ritornare all’origine dei tempi che sono serviti a costruire il suo corpo eterico, il suo corpo astrale e l’elevazione del suo corpo mentale e finalmente ritrovare i suoi antenati, cioè gli esseri che hanno condiviso con lui un certo destino, ma che diventano sempre più pericolosi, nella misura in cui l’uomo non è capace di vivere un incontro con loro senza essere magnetizzato.

Dunque, quello che voglio dire è un po’ come nelle nostre famiglie: i nostri figli diventano più grandi dei genitori, i discepoli diventano più grandi dei maestri. Un giorno l’umanità diverrà più grande, più importante, più imponente, più intelligente degli esseri che, in passato, sono serviti a creare sulla terra l’incubazione di una nuova razza. Perché? Perché l’Uomo avrà un corpo moronziale. Perché?

Perché finalmente, la fusione, cioè l’elettrificazione universale della sua coscienza, l’elevazione dal suo sé planetario a un sé universale mediante l’iniezione costante, nella sua coscienza, di una telepatia, in altre parole di una promessa o di una capacità d’intervenire creativamente nello studio dei misteri, darà a quest’Uomo della Terra una qualità preponderante, cioè una coscienza jupiteriana!

Una coscienza jupiteriana è una coscienza che ha la capacità di intervenire creativamente nella riorganizzazione degli archivi universali e che dà a tutte le umanità o a tutti gli uomini che hanno questa capacità di uscire dal loro corpo materiale in coscienza moronziale, il diritto, l’unico diritto di cambiare lo stato dell’umanità. Dunque, probabilmente, quando l’Uomo avrà una coscienza jupiteriana, l’Uomo sarà capace di cambiare lo stato dell’umanità!

Ed è allora che la quarantena sulla Terra sarà eliminata e che ci saranno effettivamente cambiamenti aberranti sul Pianeta, cambiamenti abbastanza catastrofici da forzare esodi, forzare redistribuzioni di popolazione, forzare ritorni; e da portare finalmente l’uomo a prendere il controllo del proprio destino, il che non è mai stato durante l’involuzione e quel che faceva parte della programmazione originale della sua nascita sulla Terra in quanto specie cosciente e in quanto anima animata da quello che chiamiamo “un aggiustatore di pensiero”, cioè una fonte.

Dunque fra duecento anni l’Uomo avrà certamente … un gran numero di Uomini sulla Terra avrà certamente un “diritto di primogenitura”, perché è evidente che la psicologia evoluzionaria forzerà il suo movimento nel mondo, nel senso che arriverà un punto, che dipende dalle condizioni, dipende dagli individui in evoluzione, dipende dagli avvenimenti, in cui questa psicologia penetrerà la coscienza umana malgrado gli ostacoli psicologici dell’ego, malgrado le paure psicologiche dell’Ego.

Per la semplice ragione che questa psicologia non farà parte dell’Uomo, non apparterrà all’Uomo e sarà semplicemente il risultato della sua partecipazione creativa universale in un processo d’informazione che fa parte della sistematizzazione del suo sé, dunque la rivelazione del suo essere, dunque della sua capacità di intervenire creativamente nell’osservazione di ciò che chiamiamo “i misteri”, cioè lo sviluppo di una scienza creativa, oggettiva, appartenente a tutti gli Uomini, comprensibile da parte di tutti gli Uomini e soprattutto comprensibile dalle entità astrali, dalle entità che si moronzializzano sul piano elettrico della mente.

Dunque, la psicologia evoluzionaria è un movimento che fa parte dell’evoluzione dell’umanità, non ha a che fare con noialtri. Farà parte della rilocalizzazione psichica del sé umano, e il sé umano, il sé dell’Uomo, il suo sé planetario, il suo Sé, la sua personalità deve essere rilocalizzata, cioè reinvitata a poter prendere possesso dei suoi attributi. Prendere possesso dei nostri attributi, è avere una coscienza critica assoluta di ciò che esiste.

Un essere che non ha coscienza assoluta o coscienza critica assoluta di quello che esiste, è incapace di trattare intelligentemente coi mondi paralleli. E quando parlo di mondi paralleli, parlo di qualunque manifestazione parallela. Che sia coi sotterfugi dell’astrale – spirituali – a carattere giudeo-cristiano, o che sia l’intervento diretto di UFO nel mondo, se l’Uomo non è capace d’intervenire, se l’Uomo non ha una capacità di sviluppare una critica assoluta a livello del suo sé planetario, l’Uomo non è capace di intervenire in queste esperienze, di correggere le percezioni ed entrare finalmente in relazione psichica con livelli di intelligenza che sono validi, nella misura in cui noialtri non ci facciamo irritare.

Ci sono persone che descrivono il mio atteggiamento nel mondo riguardo a tutte queste manifestazioni “spirituali-astrali”, la Vergine che si manifesta, Michele Arcangelo che si manifesta! Va bene per l’anima questo, va bene per l’Uomo ingenuo, va bene per l’Uomo spirituale. Ma occorre che l’Uomo arrivi a vedere attraverso questo, più lontano. Se l’Uomo non arriva a vedere oltre questo, beh, è evidente che “sarà dura”!

E tra poco sarà ancora più dura per la fenomenologia paranormale, l’interpenetrazione dei piani, il lento movimento di Intelligenza verso il piano materiale – e questo si fa sempre di più, si farà sempre di più – e ci sono sempre più persone che perderanno la bussola, sempre più persone che perderanno la testa, sempre più persone che saranno destabilizzate psichicamente. Perché?

Perché avranno la percezione ingenua che la credenza è la loro sola via per la realizzazione, mentre la credenza fa parte degli utensili astrali involutivi che hanno fatto dell’uomo un essere prigioniero della memoria della razza e la credenza, da secoli, ha fatto di noi degli idioti coltivati. Prendo un “break” [pausa] due minuti. (Applausi). Due minuti!

Domanda: (impercettibile … riguardo alla conoscenza)

Tutto quello che esiste di conoscenza sulla terra, occorrerà che l’uomo alla fine, da solo, in quanto individuo, arrivi a poter estrapolare, perché la conoscenza che esiste sulla terra, come conoscenza è necessaria per l’evoluzione dell’uomo dell’involuzione. Ci sono cose oggi … Beh, quando dico oggi, diciamo che ci sono delle persone oggi che se leggessero “La vita dei maestri” lo troverebbero un pochino spirituale! Ѐ superato, per noi, “La vita dei maestri”, ma per l’umanità “La vita dei maestri” è un libro straordinario. Ci sono libri che sono serviti all’evoluzione dell’uomo, come Lobsang Rampa, non so, 15 anni fa, vent’anni fa, anche mia madre l’ha letto! Mia madre non andrà certo immediatamente sul piano moronziale. Per cui, ciò che esiste nel mondo è necessario, fa parte dell’evoluzione dei sistemi, fa parte dell’evoluzione di pensiero, fa parte dei ritmi, dei ritmi di coscienza e di coscientizzazione.

Non ci si può permettere di valutare un’opera in rapporto a un’altra, di criticare un’opera in rapporto a un’altra: si devono prendere tutte le opere e realizzare che hanno un’importanza e che hanno anche una cronologia a livello dell’evoluzione. Ma a partire dal momento in cui l’Uomo sarà nella sua coscienza individuale, in quel momento l’Uomo potrà prendere una posizione in rapporto a tutto ciò che esiste a livello di memoria della razza e conservare quello che importa, e estrapolare se è necessario, o rovesciare lui stesso completamente ciò che esiste per andare oltre nello stabilire i movimenti della sua coscienza per la scoperta dei misteri.

Ѐ un po’ questo, il punto della risposta alla vostra domanda. Tutto è vibratorio. Quando siete pronti a scrivere libri come questo, le persone che hanno scritto questo libro, l’hanno scritto in funzione della loro vibrazione. La loro vibrazione è già un codice che gli permette di entrare a un certo livello degli archivi universali, ma non è una misura, non è una misura finale per la semplice ragione che l’Uomo deve alla fine avere una coscienza critica assoluta. E la coscienza critica assoluta gli darà finalmente accesso a un altro livello di coscienza, dunque di informazioni degli archivi universali.

E se l’Uomo in quel momento scrive o parla, bene; è evidente che lo farà in una misura che permetterà di conservare intatte queste opere, ma di portare nel mondo informazioni supplementari. Non si deve mai considerare un’opera come finale, si deve semplicemente considerare un’opera come un gradino su una lunga scala. Allora la psicologia​ evoluzionaria​, è una psicologia che permetterà finalmente all’uomo di rendersi conto che la sua relazione con l’invisibile è semplicemente basata sulla sua incapacità, all’inizio, di comunicare per telepatia.

L’Uomo non è pronto a livello psichico, a livello emozionale, a venire in contatto con mondi paralleli. Perché l’Uomo è ancora magnetizzabile, l’Uomo è ancora influenzato dalle sue emozioni, l’Uomo ha ancora molte credenze, l’Uomo ha ancora molta personalità. Non è centrico nella sua coscienza mentale, ma l’Uomo oggi è capace, poiché è abbastanza intelligente, l’Uomo è capace oggi di venire in contatto con questi mondi, ma all’inizio, attraverso una telepatia intelligente, nella misura in cui non si assoggetta ai comandi.

Che proviate comunicazioni interne, non c’è problema, dal momento che non vi assoggettate a comandi. Dal momento in cui vi lasciate comandare dalla voce interiore, siete astralizzati e automaticamente siete soggetti a un’esperienza che farà sì che vivrete la sofferenza; perché in un senso, sarete iniziati a una forma di ingenuità che nel tempo sarete obbligati a eliminare se volete arrivare, alla fine, ad avere una coscienza mentale, cioè una coscienza che è libera della memoria della razza.

aggiornamento il 30/07/2024

Retour en haut