La spersonalizzazione del pensiero

Paris – credit: @DronalistDailyDose YouTube

Psicologia Evolutiva 111

“Quando un’anima in incarnazione è pronta ad andare oltre nella sua evoluzione, beh, alla fine avviene il contatto con il doppio, e a quel punto l’ego si unifica, il mortale si unifica con il suo principio universale. Ma tutto questo viene dall’alto!” BdM

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In italiano si legge il contenuto originale di questa pagina, in un’altra lingua la traduzione da parte di un’intelligenza artificiale (AI) di questo contenuto, quindi il risultato deve essere interpretato con discernimento.

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Bernard de Montréal (BdM): Domande? Nessuna domanda?

Domanda: Bernard, cosa può fare un genitore con un bambino che non si addormenta, che non dorme di notte? Cosa si può fare? C’è qualcosa che possiamo fare?

BdM: Ne parleremo dopo. Son cose personali. Fatemi delle domande…

Domanda: Qual è la relazione del corpo con la discesa dello Spirito?

BdM: La relazione del corpo con la discesa dello Spirito? È interessante, questo è interessante. Se facciamo una lettura, per prima cosa dicono [gli esseri di luce]: Il corpo è un involucro, lo Spirito è la fonte della vostra coscienza, l’ego interferisce con questo, ma è il connettore. Quando lo Spirito e il corpo sono unificati, il corpo non interferisce. Quando dicono “il corpo”, loro intendono tutto ciò che costituisce la nostra natura animale. La nostra natura animale è costituita dalle emozioni, dai pensieri soggettivi, dai riflessi. Quando tutto questo si armonizza con ciò che chiamiamo Spirito, allora non c’è più alcun problema.

Domanda: Come viene governato il corpo?

BdM: Il corpo ha le sue proprie leggi, il corpo è governato da leggi fondamentali, leggi biologiche, etc., e a seconda del livello di coscienza che avete e del rapporto che avete con lo Spirito… Lo Spirito è in grado di modificare aspetti di tutto questo, ma solo fino a un certo punto… Ora faccio la mia conferenza; fatemi delle domande, solo domande su un argomento. Avete domande su un argomento?

Domanda: Quello che mi interessa è la guarigione, la guarigione da parte dei guaritori…

BdM: Ok. Ce ne sono altre?

Domanda: Lo spirito critico!

BdM: Lo spirito critico. Ce ne sono altre? Devono essere cose che interessano tutti. Il senso di colpa? Questo sì, è interessante! Vi interessa?

Domanda: Alcune persone dicono di aver smesso di mangiare per due o tre anni…

BdM: Ok. Ce ne sono altre?

Domanda: La spersonalizzazione del pensiero?

BdM: La spersonalizzazione del pensiero. Questo è interessante! Può interessare tutti. Ok. La spersonalizzazione del pensiero, Ok. Vi darò una lettura di questo e poi probabilmente continuerò. Siete interessati alla spersonalizzazione del pensiero? È importante capirlo a livello dell’evoluzione della coscienza umana, a livello dell’ego. Vi farò quindi delle letture in proposito.

Innanzitutto dicono [gli esseri di luce]: Perché l’uomo abbia un pensiero spersonalizzato, deve prima essere consapevole di tutti noi, deve essere consapevole dei piani. Deve essere consapevole di una comunicazione telepatica coi piani, deve avere un certo livello, deve avere una certa capacità come ego di rendersi conto che il pensiero viene da altrove. Ok? Quando l’uomo sperimenta una spersonalizzazione del suo pensiero, si rende conto per la prima volta nella sua vita di non essere più solo.

L’uomo non è più solo, il che significa che ha la capacità di interfacciarsi con loro [gli esseri di luce], con la sua fonte, e questa capacità di interfacciarsi con la sua fonte lo porta a un altro livello di coscienza mentale che io chiamo livello di coscienza sovramentale. A questo punto, sul piano materiale, l’uomo è in grado di comprendere la vita, ma da una prospettiva che non è umana, cioè che non è condizionata dalla sua natura animale.

Ciò significa che a quel punto può avere un quadro molto, molto, molto vasto della sua coscienza personale, della sua vita, delle ragioni di questo e di quello, di ciò che accade nel mondo, di come il mondo si evolve. In altre parole, inizia ad avere accesso a risposte che sono universali, che fanno parte della coscienza di tutti, e risposte che non sono colorate dall’ego.

Dicono [gli esseri di luce] che nella spersonalizzazione del pensiero, l’ego deve imparare a sopportare o ad accettare il fatto di essere abitato, e questo non è evidente per l’uomo, perché durante l’involuzione gli è stato detto che aveva il libero arbitrio. Nell’evoluzione, l’uomo diventerà libero e, diventando libero, si renderà conto che il motivo per cui è libero è che non ha più l’illusione del libero arbitrio.

Ma nell’evoluzione la consapevolezza della libertà sarà diversa dalla consapevolezza del libero arbitrio nell’involuzione, in quanto l’uomo parteciperà mentalmente, coscientemente, a un dialogo interiore basato sulla telepatia, non sull’intuizione, ma sulla telepatia. E alla fine, nel corso dell’evoluzione, l’uomo avrà una coscienza mentale, cioè una coscienza basata su un rapporto intelligente tra lui come mortale e la sua fonte, ma non in un rapporto di soggezione, bensì di uguaglianza; non in un rapporto spirituale, ma in una relazione di coscienza mentale con coscienza mentale.

Questo darà automaticamente all’uomo uno status psicologico, uno status evoluzionario, uno status mentale, uno status di coscienza, una capacità di comprensione che sarà molto vasta, perché non sarà più limitato dal fenomeno della riflessione soggettiva che, tra parentesi, chiamiamo il pensiero, la logica.

Questo non significa che l’uomo sarà illogico, ma significa che l’uomo avrà accesso ad altri livelli di coscienza per poter perfezionare una parte della sua evoluzione mentale che sarà il risultato di quella connessione con gli altri piani e che quindi sarà in fondo una spersonalizzazione. Spersonalizzazione significa accettare o poter accettare, come ego, la presenza di un’altra intelligenza, ma non in una modalità o in una relazione dominante/dominato.

Ed è qui che la situazione si fa difficile. Finché l’uomo avrà una relazione spirituale coi piani occulti, avrà una relazione dominante/dominato, perché una relazione spirituale con l’invisibile impone all’uomo quella che chiamerei una catechesi psicologica, cioè un modo di credere o un modo di pensare spiritualmente che non va a suo vantaggio, perché si basa ancora su quella che io chiamo la memoria della razza.

Mentre nell’evoluzione, quando l’uomo uscirà dalla memoria della razza, sarà solo. “Solo” significa che non potrà più usare la memoria della razza, che sia cinese, africano, tedesco e così via, che sia qualsiasi cosa… Non potrà più usare la memoria della razza per darsi una base psicologica a livello dell’ego. Questo non significa che non capirà cosa succede in Cina, cosa succede nella religione ebraica, cosa succede nella religione cattolica, cosa succede… Capirà, ma sarà “al di sopra”. Perché? Perché non sarà più legato a sistemi di credenze, perché quando sei consapevole dei piani, non puoi più credere!

Quando pensi, puoi credere, ma quando sei in comunicazione telepatica coi piani, non puoi più credere perché questa facoltà ti viene tolta. Credere, la credenza, è una facoltà che fa parte del libero arbitrio! È una facoltà che fa parte dell’involuzione. Quando l’uomo passa dall’involuzione all’evoluzione, non potrà più credere, anche se lo volesse, perché credere è molto pericoloso.

Se prendiamo la credenza lì, sul piano dell’evoluzione, credere è molto pericoloso. Durante l’involuzione era necessario perché l’uomo non era in grado di pensare da solo, si nutriva di opinioni esterne a lui, le filosofie, le religioni, questo e quello. Nell’evoluzione, l’uomo sarà in contatto telepatico, quindi non avrà più bisogno di credere perché potrà comprendere, per il suo proprio status, la sua relazione con l’universale, quindi sarà cosciente del suo livello di evoluzione, sarà cosciente del suo status universale.

Diventerà cosciente delle strutture cosmologiche dell’universo locale, nel senso che capirà come funziona l’invisibile in relazione all’uomo, come funziona la morte in relazione all’uomo, come funzionano gli Eterni in relazione a entità cosmiche. E come tutta l’intera psicologia della politica universale determini l’evoluzione sulla Terra per milioni di anni. A quel punto, l’uomo non potrà più credere, perché arrivato lì, non puoi più permetterti di credere. Se credi, ti capovolgi. Non puoi più credere.

Devi sapere o non sapere! Se non sai qualcosa, è perché non vogliono dirtelo, in altre parole, non hai accesso. Perché? Perché non è affar tuo. Perché? Perché non ti aiuterà. Perché? Per proteggerti dallo sviluppare troppe forme. Perché? Per impedirti di dire nel mondo cose che non dovrebbero essere dette nel mondo, perché l’uomo non ha bisogno di saperle. In altre parole, l’Intelligenza è molto intelligente.

In altre parole, i piani sanno, conoscono le leggi delle conseguenze di ciò che può essere conosciuto su un pianeta in un certo tempo, a seconda dell’immaturità, per esempio, dell’umanità, o a seconda dello stato spirituale di un’umanità. Spesso gli uomini tendono a dire: “Ah! Beh, mi piacerebbe, sapere questo. Ah! Beh, mi piacerebbe sapere quello”. Ma vi posso assicurare che ci sono cose che se l’umanità le conoscesse oggi, ci sarebbe una grande crisi psicologica sulla Terra. Perché? Perché l’uomo, ancora una volta, se torniamo alla sua natura animale, ha delle emozioni e non è in grado di vivere la sua coscienza mentale senza che le emozioni interferiscano con essa.

Se le emozioni e la mentalità venissero separate – cosa che si può fare dai piani – allora non ci sarebbe più alcun problema, perché a quel punto non puoi più pensare soggettivamente. Perché allora il contatto coi piani, il fenomeno dell’essere abitato, il fenomeno della telepatia non è più un problema, perché non potendo più pensare soggettivamente, in altre parole, non potendo più usare energia emozionale nella tua mente, sei libero di sapere. L’unica cosa è che, dopo, non ti ricordi più.

Mentre durante l’involuzione, quando l’uomo pensava di sapere qualcosa, quando aveva accesso a della conoscenza, ricordava. D’altra parte, il ricordarsi faceva parte della misura della sua intelligenza. Invece nell’evoluzione l’uomo non deve ricordarsi. Perché? Perché è sempre in relazione vibratoria coi piani: se ha bisogno di sapere qualcosa, il rubinetto si apre. Ha sempre accesso all’acqua del rubinetto.

Quindi, se avete accesso all’acqua del rubinetto, non avete bisogno di misurare o conservare ciò che esce dal rubinetto. È sempre della creatività istantanea. Questo fa parte del contatto telepatico coi piani. Il problema sul piano evoluzionario è che questo contatto telepatico coi piani avverrà nel mondo su una base individuale, non avverrà mai su una base collettiva, perché non importa quale livello di coscienza occulta possa avere un uomo su un pianeta sperimentale come la Terra, a partire dal momento in cui egli esce dall’involuzione, cioè a partire dal momento in cui non è più nel processo della formazione dell’ego, egli è nel processo dell’unificazione dell’ego con i piani.

E a quel punto, non ha più bisogno, in quanto essere, di pensare. Certo, ci vorrà del tempo prima che l’uomo non abbia più bisogno di pensare, perché l’uomo non può vivere sulla Terra, in generale, non può vivere grandi iniziazioni, ma con la scienza, con la psicologia evoluzionaria, con la spiegazione, finalmente, delle strutture mentali e psichiche dell’uomo, alla fine l’uomo arriverà gradualmente a riconoscere di essere abitato.
E riconoscendo questo, a poco a poco, la sua coscienza crescerà, la sua elocuzione cambierà, il suo modo di vedere si modificherà, la sua comprensione diventerà molto profonda e, come ego, diventerà molto trasparente, ma questo accadrà su base individuale. Non ci sarà mai una collettività a risorgere da questa trasformazione, perché non importa quale livello di conoscenza a livello occulto ci sia, non si potrà mai sulla Terra fare di questo una religione o farne un sistema di pensiero, perché non appartiene più all’ego.

E questo è uno dei grandi progetti per l’evoluzione dell’uomo sulla Terra, perché a livello universale, a livello dei piani, a livello del piano mentale, questa è la fine delle religioni. La fine delle religioni.

Quando parlo di fine delle religioni, non vuol dire la religione finisce domattina. Vuol dire che a livello dei piani, dal momento in cui inizia l’evoluzione e nuovi raggi di creazione vengono messi in vibrazione per l’uomo sulla Terra, gli iniziati che vengono o che verranno, non verranno più a portare all’uomo una coscienza spirituale, porteranno all’uomo una coscienza mentale.

In questo senso, è la fine delle religioni, quindi, dal momento in cui è la fine delle religioni, è la fine delle sette. Dal momento in cui finiscono le sette e le religioni, inizia l’individualizzazione dell’uomo, il che significa che la coscienza collettiva ha finito di operare a livello psicologico dell’ego e di assorbire l’ego nella sua struttura filosofica o nella sua struttura religiosa. In altre parole, non è più in grado di mantenere l’ego nella coscienza o nella memoria della razza.

È per questo che l’uomo cosciente sarà libero dalla memoria della razza, così che se sei cinese, se sei indiano, se sei tedesco, francese, qualunque cosa tu sia, se sei cosciente, quando l’uomo sarà cosciente, il suo rapporto con uomini di nazioni diverse sarà un rapporto totalmente sovramentale; non sarà più un rapporto mentale, quindi non sarà più un rapporto psicologico basato su fattori culturali.

E le persone – cinesi, francesi, tedesche, eccetera – si comprenderanno all’istante. Perché? Perché avranno una coscienza vibratoria. Saranno in telepatia. Dunque, a quel punto, ci si renderà conto che l’intelligenza non appartiene all’ego, che l’intelligenza passa attraverso l’ego e, poiché non ci saranno più problemi a quel livello, l’orgoglio scomparirà. Allora le relazioni tra gli uomini e le donne sulla Terra saranno relazioni basate su un livello di armonia che oggi non si conosce. Perché dobbiamo porre fine, sulla Terra, ai conflitti che nascono dalle coscienze spirituali, dalle coscienze religiose e dalle coscienze politiche.

Qui lo stiamo vivendo, e non abbiamo finito di viverlo. Abbiamo tutto il ventunesimo secolo per purificare un karma mondiale, e questo karma mondiale sarà purificato in maniera molto scioccante, perché l’uomo, i governi, le strutture, le Chiese e gli individui devono rendersi conto che l’uomo deve liberarsi da quella che chiamiamo l’ignoranza fondamentale della coscienza planetaria.

E l’ignoranza fondamentale della coscienza planetaria è l’importanza che si dà alle religioni sulla Terra; l’importanza che è stata data, in passato, alle ideologie sulla Terra. Ce ne sono ancora, ma le grandi ideologie, per esempio l’ideologia del comunismo in Russia, si è estinta nel 1989 con Gorbaciov. C’è ancora dell’ideologia sul pianeta, ma si sta estinguendo, perché la globalizzazione, gli scambi cominciano a entrare in un movimento collettivo.

Ma le religioni sono ancora molto potenti e, finché le religioni esisteranno sulla Terra, l’uomo sarà prigioniero delle forze occulte. Allora, essendo prigioniero delle forze occulte, l’uomo sulla Terra, le masse – non gli individui coscienti – ma le masse vivranno grandi shock e saranno costrette a vivere una purificazione karmica riguardo al loro rapporto nazionale, etnico, legato a queste grandi egregore, ed è quello che stiamo vivendo ora.

Quando l’uomo passerà alla coscienza mentale, quando avrà coscienza telepatica coi piani, beh, è ovvio che tutto questo sparirà, perché quando l’uomo non potrà più credere e sarà in coscienza telepatica, a quel punto avrà una perfetta comprensione di ciò che accade nel mondo, avrà una perfetta comprensione delle illusioni universali e cosmiche che governano l’evoluzione dell’umanità.

È molto, molto consapevole della menzogna cosmica. E un uomo consapevole della menzogna cosmica non è più interessato a farsi infinocchiare da nessuno. Questo vi dà un pochino un’idea, per rispondere alla vostra domanda, che è molto buona. Ci sono altre buone domande? Quando non rispondo alle vostre domande, non è perché non voglio rispondere, ma devo accettare le domande che possono essere utili a tutti.

Quindi, se mi rivolgete una domanda che può essere utile a tutti, risponderò e allo stesso tempo questo vi dà la possibilità di fare domande. Se mi fate domande personali, non risponderò. Sì?

Domanda: Come si fa a capire la differenza tra il collegamento telepatico che proviene dai piani e che non è dell’astrale, come si fa a capire la differenza?

BdM: Ci vuole tempo. Col tempo lo capirete, perché col tempo realizzerete che cos’è “essere intelligente”, e cosa non lo è. E alla fine, quando avete una comunicazione interna che è intelligente, che è creativa, nessun problema! Quello che è intelligente, non si discute. Quello che non è intelligente si può discutere. Se nella tua testa ti fai dire che sei una persona senza scopo, non è intelligente farti dire questo, sai che non è così, sai che ti stanno manipolando.

Per cui, se l’uomo, nella sua coscienza psicologica, si rendesse conto di fino a che punto viene manipolato, non ci crederebbe. Si accorgerebbe che una grande percentuale dei pensieri che passano, che sono filtrati dal suo ego, non sono pensieri intelligenti, ed è per questo che non conosciamo noi stessi. Altrimenti, conoscere noi stessi sarebbe una faccenda da bambini, e potremmo conoscere gli altri. Ma prima di conoscere gli altri, dobbiamo conoscere noi stessi.

La manipolazione dell’uomo sulla Terra fa parte della coscienza sperimentale dell’umanità, di un grande incantesimo astrale che dura da milioni di anni. E ora che c’è un’inversione di rotta nell’evoluzione dell’uomo, perché l’uomo di oggi si è evoluto a livello mentale, intellettuale, scientifico e così via, l’uomo è diventato un grande pensatore.

E a questo punto, essendo diventato un grande pensatore, è in grado di passare a un altro stadio, che è quello di diventare un gran ricevitore di comunicazione telepatica. Non occupatevi mai troppo della questione: “È astrale o mentale?”. Se è intelligente, questa è la risposta, e se non è intelligente, lo scarichi.

Che sia mentale o astrale, se non è intelligente, lo scarichi, perché sui piani sono capaci di mettervi alla prova, di mandarvi un colpetto per vedere se riuscite a parare. Se non parate, beh, vi mandano altri colpetti finché questi non hanno più la meglio. È così che funziona, è un allenamento. Ci sono altre domande intelligenti che possono aiutare tutti? Sì?

Domanda: Il processo di equalizzazione tra l’ego o la coscienza egoica e la coscienza, il processo di equalizzazione tra i due…

BdM: Questo è interessante. Vi piacciono le domande e risposte di questo tipo? Ok. C’è qualcuno a cui non piacciono? Non siate timidi! Perché c’è un sacco di gente che dice: “Ah! Beh, è Bernard de Montréal che vogliamo sentir parlare”. Ma io parlo! [Risate del pubblico]. Qual era la sua domanda? Se siete davvero obiettivi, dovreste essere in grado – perché le domande che ho scelto vanno bene per tutti – se siete obiettivi, dovreste essere in grado di apprezzare le domande che la gente fa in sala. Se non ci riuscite, avete un problema. Sì?

Domanda: Come avviene il processo di equalizzazione della coscienza psicologica, della coscienza egoica e della coscienza sovramentale?
BdM: Si farà gradualmente, nella misura in cui l’uomo, in quanto pensatore, comincerà a rendersi conto che il pensiero viene da altrove. Questa è una prima tappa. Poi l’uomo si adatterà a questo fenomeno, perché quando comincerà a rendersi conto che il pensiero viene da altrove, subirà un processo di iniziazione, nel senso che sarà portato a vedere le sfumature, le sottigliezze del pensiero.

Vedendo le sottigliezze del pensiero, l’uomo diventerà estremamente intelligente, non nel senso didattico del termine, ma nel senso di vedere chiaramente attraverso se stesso e attraverso gli altri. Allora l’uomo raggiungerà un punto in cui non potrà più farsi mentire nella sua testa. Quando l’uomo non potrà più essere ingannato nella sua testa, sarà molto, molto cosciente. Ok? Un’altra domanda intelligente?

Domanda: Perché l’ego si oppone ai piani?

BdM: L’ego si oppone ai piani perché il contatto con i piani è difficile, mette l’uomo in vibrazione, lo pone di fronte a una realtà che non necessariamente fa per lui. Quindi l’ego, come essere, ha ragione di opporsi ai piani. Tuttavia, man mano che progredisce nella sua coscienza e che la sua coscienza si espande, sarà più facile per lui assorbire questo, non accettarlo, ma assorbire questo contatto coi piani.

E a quel punto, ne soffrirà meno. Non credo che un uomo… Anch’io, sono trent’anni che ho contatto con loro, e mi rompono le scatole, e non sempre accetto quello che mi fanno; però comprendo. La differenza tra me e voi è che io sono in grado di comprendere e, anche nella mie più grandi sofferenze, sono stato in grado di dire: “Ok, bene, capisco. Ok. Capisco”.

Ma per far questo, bisogna essere abituati, bisogna essere diventati dei grandi atleti della mente. Più l’uomo diventa un grande atleta mentale, più sarà in grado di dire al suo allenatore: “Sì, è vero, sei in forma, certo che vali, mi hai rotto, mi stai sulle scatole perché mi fai soffrire, ma so che mi stai portando a vincere la medaglia olimpica”. È un po’ così che funziona. Perché loro hanno sempre ragione, è ovvio che hanno sempre ragione, vedono molto lontano.

Ma per noi, che abbiamo la vista corta, a breve termine, è difficile, e non possono darci troppo potere. In altre parole, non possono dare telepaticamente all’uomo troppa chiaroveggenza, perché se dessero all’uomo troppa chiaroveggenza lui non potrebbe più lavorare su se stesso, l’uomo si spiritualizzerebbe occultamente. E allora l’uomo svilupperebbe sulla Terra, creerebbe sulla Terra, delle religioni. Loro terranno sempre l’uomo al limite, al limite, al limite.

E anche quando l’uomo avrà dei poteri, perché l’uomo sperimenterà dei poteri a diversi livelli nella sua evoluzione, gli toglieranno la memoria, per cui questo non tornerà mai all’ego, non ci sarà mai lì alcun orgoglio. L’uomo non potrà mai, dall’occulto, fare della magia nera. È un po’ così che funziona.

Senza questo, se fossimo troppo nell’ego, se avessimo troppo potere occulto, troppo rapidamente, senza trasmutazione, è ovvio che vorremmo fare dei giochi mentali, vorremmo comunicare col mondo telepaticamente, vorremmo passeggiare nell’astrale per vedere cosa fa l’altro, vorremmo influenzare il mondo, vorremmo fare magia nera, vorremmo controllare, perché l’uomo, sul piano involutivo, vuole controllare. Perché?

Perché non ha mai avuto potere. Ma quando l’uomo avrà un potere reale, in altre parole un potere basato sulla relazione con la sua fonte, che è totalmente creativa, allora non avrà più bisogno di potere, perché il potere è totalmente creativo, ed è la sua creatività che sarà il suo potere, è la sua creatività che sarà la sua piattaforma. E a quel punto, essendo estremamente trasparente, beh, non avrà più orgoglio, non ci sarà più dominio, perché nella definizione di evoluzione c’è la distruzione del dominio.

Per cui sono obbligati, sanno che non siamo pronti a non dominare, ma sanno che un giorno arriveremo a non dominare. Allora, per questo, l’iniziazione necessaria, per questo, non troppo potere, quindi l’ego non è pronto ad accettare la relazione con loro, ed è giusto. Ma col tempo vedrà che è intelligente, ed è creativo, ed è intelligente, è creativo, è intelligente, è creativo! E avendo preso coscienza di tutto questo migliaia, migliaia, e migliaia di volte, alla fine cesserà nell’uomo il bisogno di dominio, e a quel punto l’uomo sarà totalmente al potere. Domande?

Domanda: In una precedente conferenza ho sentito dire che era facile vedere la differenza tra l’astrale e lo Spirito, nel senso che l’astrale era sempre stupido, mentre lo Spirito era sempre intelligente. È un buon punto di partenza, questo?

BdM: Non necessariamente, non necessariamente, perché anche l’astrale può essere intelligente, nel senso che l’astrale può superare in astuzia l’uomo. E anche lo Spirito può essere intelligente e può superare in astuzia l’uomo. Alla fine diventa facile vedere la differenza tra l’astrale e il mentale, ma all’inizio non è evidente; ma alla fine sì, perché alla fine vedi chiaro. Vedi chiaro, e quando vedi chiaro, la tua coscienza è all’altezza di tutto ciò.

Ma all’inizio non è facile, perché se si tratta di un’entità spirituale, allora può farti piacere, può darti chiaroveggenza, può dirti: “Bene, il tal numero uscirà alla fine della settimana. Questo fine settimana uscirà tale numero alla lotteria Québec”. Allora sei contento, ma non ti rendi conto che è un’esca, è come del miele per la mosca, non sono idioti! A livello mentale è la stessa cosa.

Sfrutteranno sempre, per un certo lavoro, la debolezza dell’uomo. L’unica differenza è che a livello mentale sono spiriti della forma a lavorare, mentre a livello astrale sono dei morti a darci fastidio. Anche se sono dei guru morti, sono lo stesso dei morti. Un morto è un morto! Finché l’uomo ha contatti coi morti, con l’astrale inferiore o superiore, non importa, i morti sono morti. Sapete cos’è un morto? Guardate bene…

Un morto è un’entità che cerca di cavalcare l’uomo. I morti più evoluti cavalcano l’uomo spiritualmente. I morti meno evoluti cavalcano l’uomo in un modo totalmente tragico, gli omicidi, la schizofrenia, etc. Quindi un morto è un morto! Bisogna diffidare dei morti! Ecco perché quando l’uomo passerà dall’involuzione all’evoluzione, tutto ciò che fa parte della religione, della spiritualità, salterà.

Domanda: Bernard, nel tuo grafico, in effetti, il punto di partenza dell’uomo, dal momento in cui diventa cosciente, dal momento in cui inizia la sua evoluzione, tu hai già parlato a un certo punto di neutralità … di neutralità o qualcosa in relazione … non c’è un … mi piacerebbe forse definirlo in modo preciso…

BdM: Ma cos’è, cos’era, non me lo ricordo, occorre dirmelo …

Domanda: Sto cercando di specificare una domanda, ma ho qualche difficoltà. In altre parole, qual è il punto di partenza per l’uomo, che cos’è?

BdM: Ok. Il punto di partenza, a partire dall’evoluzione, intendi? Il punto di partenza? Dice [l’essere di luce]: egli deve rendersi conto che siamo noi a dirigere lo spettacolo. Una volta che sei capace di realizzare questo, beh, è uno schiaffo per l’ego.

Domanda: Quindi il punto di partenza è piuttosto ampio?

BdM: È ampio, e dipende da ogni individuo… Ogni individuo prenderà il punto di partenza secondo la sua evoluzione, secondo la sua capacità mentale, secondo la sua struttura emozionale. A me non hanno dato una possibilità, mi hanno fuso! Col tempo, l’uomo, si fonderà. Nel mio caso, mi hanno fuso subito perché avevo un lavoro da fare. Così ho visto subito il punto di partenza. Tuttavia, è stato molto sofferto.

Domanda: Non c’è un punto di partenza ideologico?

BdM: Ah, no, no, no! Scordatevelo. Non c’è filosofia lì dentro. Non c’è metodo. In altre parole, se sulla Terra vi viene detto, categoricamente, che l’uomo pensa di pensare, che lo accettiate o meno, non importa. Se all’uomo viene detto che l’uomo pensa di pensare, questo non si pensa! Un uomo non può pensare che pensa di pensare. Deve saperlo! Se questo viene detto da un iniziato che soffre per averlo saputo, non c’è problema.

Dal momento in cui sulla Terra, su un pianeta con una coscienza sperimentale, è venuta l’informazione che l’uomo pensa che pensa, lui è fritto, perché dal momento in cui ti viene detto che l’uomo pensa che pensa, hanno il diritto di rivelarvelo, e hanno il diritto di dartene la prova. Finché non lo sai, finché non è stato detto che l’uomo pensa che pensa, non hanno il diritto di darne all’uomo la prova, perché l’uomo andrebbe fuori di testa. Perché il libero arbitrio fa parte dei contratti universali sulla Terra.

Durante l’involuzione, per lo sviluppo dell’ego, all’uomo è stata data la nozione di avere un libero arbitrio, di essere libero nelle sue scelte, ma di non essere libero nella coscienza. Questo significa che se a un certo punto di un ciclo evolutivo vi viene detto: “Bene, ora dovete sapere che l’uomo pensa che pensa. Ve lo diciamo”. Che lo si accetti filosoficamente, psicologicamente o meno, non importa. Stiamo portando il principio sul pianeta, il resto farà il suo corso, anche se ci vorranno quindicimila anni.

Domanda: Ma si può pensare di pensare, ma pensare che anche gli altri vadano a [inudibile]; questo può ancora essere … Non per mettere tutto in discussione, ma…

BdM: Dovete essere capaci di mettere in discussione tutto ciò che sapete!

Domanda: Se lo sapessi, non ve lo domanderei.

BdM: Oh no, non necessariamente, potresti chiedermelo e io farei dei piccoli aggiustamenti. E se fosse perfetto, direi: “Quello che dite, è così”. Sarei obbligato a darvi ragione. Non avrei scelta. Non posso contestare quello che sapete. Posso contestare quello che pensate di sapere, ma non posso contestare quello che sapete. Quello che sapete è universale. Non sono solo io a saperlo, è universale, appartiene a tutti.

Domanda: Ma a diversi gradi di comprensione?

BdM: A diversi gradi di evoluzione! Ci sono anime che sono capaci, nell’incarnazione, di prendere grandi shock di vita. Io sono una di queste! Ci sono altre anime che sperimenteranno shock vitali su scala minore, è una questione di evoluzione. Ma il processo, alla fine, rimane lo stesso per tutte le anime in incarnazione: sapere che l’uomo pensa che pensa. Un uomo è straordinario… Quando l’uomo comincia a rendersi conto che pensa di pensare, è una realizzazione straordinaria, ma è solo l’inizio.

Avete già pensato che sono passati cento anni da quando abbiamo iniziato a fare scienza? Cento anni, e siamo arrivati al computer? Il diciannovesimo secolo, la rivoluzione industriale, le macchine meccaniche, siamo arrivati al computer, siamo arrivati alla nanotecnologia, in cent’anni! Immaginate mille anni! Che cosa faremo tra mille anni! Diecimila anni!

Domanda: Ma la domanda è: saremo ancora lì o il pianeta …in altre parole, non c’è da qualche parte un conto alla rovescia per l’evoluzione?

BdM: Alla fine l’uomo vivrà sul piano moronziale. Quindi l’uomo vivrà all’interno della Terra sul piano eterico. Non vivrà nemmeno in superficie. Gli esseri che vivranno sulla superficie della Terra saranno le umanità che rimarranno. Ma l’uomo avanzato vivrà in coscienza moronziale all’interno della Terra. Non vivrà sulla superficie della Terra. L’uomo inizierà la sua evoluzione jupiteriana, ma a quel punto non avrà più bisogno di un corpo fisico. Vivrà in coscienza moronziale.

Domanda: C’è ancora molta strada da fare!

BdM: Beh, questo fa parte dell’evoluzione. Non bisogna pensare a queste cose.

Domanda: Quello che mi interessa è il punto di partenza.

BdM: Ecco perché non sono interessato all’occulto. Perché non mi interessa l’occulto? Non mi interessa l’occulto, perché a che serve saperlo! Prima di tutto, non credo a niente! Quindi l’occulto non significa niente per me. Sono obbligato a farlo, sono obbligato a renderlo pubblico. Sono obbligato a scriverci libri, ma per me è sempre un lavoro parlare dell’occulto.

Una sera potrei tenere una conferenza sul centro della Terra, sarebbe davvero interessante! Ma cosa vi porterà? Vi creerà altre forme. Ci sono persone che faranno degli “straordinari” [risate del pubblico]. Ecco perché è importante per l’uomo comprendere il fondamento del suo essere. E dove inizia il fondamento del suo essere? Inizia con la comprensione del mistero della sua coscienza mentale, quello che non abbiamo mai potuto sapere prima, perché non faceva parte della discesa delle informazioni.

E lì, è proprio questo: cominciamo a imparare che l’uomo pensa di pensare! Poi, tra sette-ottocento anni, l’uomo inizierà a realizzare di non avere più un corpo fisico. Ciò significa che tra sette-ottocento anni l’uomo comincerà ad avere una coscienza moronziale. Sarà nel suo corpo fisico, poi improvvisamente, hop, si troverà accanto. Col tempo, si abituerà a questo, e alla fine si sentirà meglio fuori dal corpo fisico che al suo interno, finalmente il legame si spezzerà ed egli resterà in moronzialità.

Possiamo quindi dire che la coscienza cosmica dell’uomo inizierà tra sette, ottocento anni. Dopo di che, le cose andranno veloci, veloci, veloci, veloci, veloci! Ma perché l’uomo possa uscire dal suo corpo fisico, essere accanto ad esso, vederlo e uscire, ed essere a proprio agio, e scappare un po’, e andare un po’ più lontano, poi un po’ più lontano… senza farsi prendere dal panico, senza voler ritornare dentro perché ha paura di morire, è la stessa cosa a livello del pensiero.

Se l’uomo non è in grado di affrontare il fenomeno del pensiero, il fatto che pensa di pensare, come pensate che possa uscire dal suo corpo? Vorrà tornare dentro. È quello che succede alle persone che fanno viaggi astrali! Escono in astrale, poi diventa molto pesante, vanno nel panico e tornano dentro! E questo solo a livello del corpo astrale. Non puoi andare lontano nel corpo astrale. Puoi andare fino alla Luna, ma non puoi andare oltre.

In coscienza moronziale puoi andare dove vuoi. Col tempo, l’uomo dovrà essere davvero capace di uscire dal suo corpo fisico, e dovrà essere davvero capace di sapere dov’è, dove sta, cosa sta facendo, dove sta andando, cosa vuole, cosa può fare. Ma questo, questo fa parte della sua coscienza moronziale. Ma l’inizio di questo, il punto di partenza, è che deve sapere che pensa di pensare.

Questa è la grande rivelazione della psicologia universale del XX secolo. Aurobindo l’aveva visto, diceva: “La luce scenderà sulla Terra”. È interessante, ma il fatto che sia interessante non significa che sia facile. Certo che non può essere facile! Perché? Perché abbiamo generazioni e generazioni, abbiamo millenni di millenni di esperienze psicologiche. Viviamo nell’illusione da secoli, siamo stati nelle religioni, soffriamo ancora oggi delle religioni.

Le due torri di New York! Siamo nel 2002, mandiamo uomini sulla Luna e abbiamo a che fare con questioni medievali come questa. Guardate cosa dicono [gli esseri di luce] dell’umanità! Dicono: L’umanità, dimenticate questa, non è importante. Non è l’umanità che è importante! È la coscienza universalizzata dell’uomo che un giorno permetterà all’uomo di emergere dalla sua coscienza planetaria e di entrare in una coscienza universale, in parallelo con altri livelli di evoluzione che oggi esistono in coesistenza, molto, molto armonizzati sulla Terra. Altre domande?

Domanda: Quando ci rendiamo conto che anche a livello mentale continuiamo a farci fregare, a livello psicologico, può diventare fastidioso…

BdM: Dicono [gli esseri di luce]: E’ fastidioso, questo è certo, ma col tempo migliora. Ma deve essere fastidioso, non può non essere fastidioso. Quando eri all’asilo, cosa pensavi quando eravate all’asilo? [risate del pubblico]. In ogni caso, le stupidaggini che pensavi quando eri all’asilo, quando arrivi all’università, te le hai fatte disfare. È la stessa cosa. È solo a un’altra scala. Ma che sia fastidioso, è certo. Gli inglesi dicono “No gain, no pain” [Nessun guadagno, nessun dolore]. Altre domande?

Domanda: Quello che dite lo create voi o viene da loro?

BdM: È tutto in sintonia, quel che è in alto è in basso. È una coscienza vibratoria, non ho nemmeno più bisogno di parlare con loro.

Domanda: È creativo?

BdM: Creativo, significa: è una coscienza vibratoria. Passa nel canale e poi … Non ho più bisogno di riflettere.

Domanda: C’è una logica?

BdM: Sì, c’è una logica a un certo livello, sì. Per alcune persone può essere una logica sovrarazionale. E può essere una logica piuttosto occulta per altri, dipende dalle persone. Per me è una logica abbastanza normale.

Domanda: Una logica, è lo stesso che la logica?

BdM: No! Una logica è una sequenza di concetti che hanno senso per il livello di intelligenza che si ha. Non è necessariamente universale. La logica per un fisico o la logica per un filosofo specializzato in logica positivista non è la stessa logica di cui parlo, è un tipo diverso di logica, ma ha il suo valore, ha la sua funzione all’interno di parametri fissi.

Domanda: I Maestri che sono venuti sulla Terra, quelli che chiamiamo Maestri, Gesù, qual era il loro ruolo principale? Risvegliare la coscienza?

BdM: Il loro ruolo principale è quello di “de-animalizzare” l’umanità. Il Cristo è molto importante, il principio dell’Amore! Buddha, la compassione! Lao Tsé, altre cose. Hanno tutti avuto… Confucio aveva una struttura sociale! Poi ci sono stati altri iniziati che non conosciamo che sono venuti sulla Terra, grandi uomini. Ci sono persone che non conoscono Steiner. Steiner è uno dei grandi iniziati del XX secolo.

Rudolf Steiner, uno dei grandi, probabilmente uno degli uomini più intelligenti del XX secolo, Rudolf Steiner. Grande scienziato, medico, architetto, grande veggente. Uomini straordinari, straordinari. Krishnamurti, Aurobindo e altri, ce ne sono così tanti! Hanno tutti funzioni diverse. Questi esseri sono tutti attivati da diversi raggi della creazione. Ma qui passiamo all’evoluzione. L’uomo deve evolversi e arrivare un giorno a essere nella sua identità.

Nella sua identità, vuol dire che egli è in coscienza vibratoria. A quel punto, non ha più bisogno di un maestro, non ha più bisogno di nessuno, è nella sua identità. E questo fa parte dell’evoluzione. Quindi quegli uomini sono venuti per dare all’uomo, per mettere l’uomo in evoluzione spirituale, affinché un giorno l’uomo passi a una coscienza mentale più avanzata. Grandi uomini! Questi sì che sono compagni da avere nella tua vita! [Risate del pubblico]. Domande? Non ci sono più domande?

Domanda: L’uomo si fa dunque mettere alla prova dall’ego, dallo Spirito. Come possiamo sviluppare una coscienza vibratoria se siamo messi alla prova?

BdM: Venite messi alla prova dallo Spirito o venite messi alla prova da un’entità astrale a livello dell’ego. Non è mai l’ego a mettervi alla prova. L’ego è sempre vittima della propria incoscienza. Ma è ciò che accade dietro che mette alla prova. Ci deve essere un’intelligenza dietro; ci deve essere una pianificazione dietro che mette alla prova – e questo è bene, è la vostra fonte. O nel caso di persone che hanno entità astrali, la schizofrenia, è un’esperienza abominevole. Fa soffrire l’ego.

Domanda: E il doppio?

BdM: Beh, dipende dal livello di evoluzione di ogni individuo, di ogni essere umano. Quando un’anima in incarnazione è pronta ad andare oltre nella sua evoluzione, beh, alla fine avviene il contatto con il doppio, e a quel punto l’ego si unifica, il mortale si unifica con il suo principio universale. Ma tutto questo viene dall’alto!

Domanda: Il doppio è lo Spirito?

BdM: Il doppio è lo Spirito, sì.

Domanda: Il doppio è l’aggiustatore di pensiero?

BdM: Il doppio è l’aggiustatore di pensiero, sì. E non è un regalo.

Domanda: L’aggiustatore di pensiero è l’allenatore di cui parlavate poc’anzi?

BdM: Sì, è il loro lavoro. Ok. Stasera sarete tranquilli. Vi farò un discorso. Ok. Dicono [gli esseri di luce] che l’uomo deve comprendere che la sua coscienza è uno sviluppo unico nella misura in cui lui si sente unico! Vi parlerò un po’ di questo. Cosa significa sentirsi unici? Perché l’uomo si senta unico, deve cominciare a smettere di confrontarsi con gli altri!

Non ti puoi confrontare con gli altri e sentire la tua unicità… La tua unicità… Perché se ti confronti con gli altri, automaticamente, dicono: perdi centralità. Cioè perdi la capacità di essere solo con te stesso. E’ quando l’uomo è davvero capace di essere solo con se stesso, di sopportare, se volete, il peso di ciò che sa, senza confrontarlo con gli altri, senza andare a cercare all’esterno una valutazione, che sviluppa quella che loro chiamano una coscienza personale.

Una coscienza personale è una coscienza che è il risultato dell’attività del tuo spirito, della tua anima e del tuo ego insieme. Quando il tuo spirito, la tua anima e il tuo ego funzionano insieme, hai una coscienza personale. Quando il tuo spirito, la tua anima e il tuo ego funzionano in relazione a tutto ciò che è esterno te, non hai una coscienza personale, perché sei influenzato. E se sei influenzato, o se sei troppo influenzato nella tua vita, non puoi entrare alla fine in quelle che io chiamo categorie universali o comprendere le categorie universali o chiarire o portare alla luce delle categorie universali.

Che cosa significa questo? Una categoria universale è un modo, per un essere umano, di vedere, di comprendere il mistero della vita a tutti i livelli: cosmico, planetario e così via, personale, collettivo, umano, storico e memoriale, senza avere alcun dubbio. Ma perché sia capace di fare questo, l’uomo deve avere una coscienza sufficientemente personalizzata. Deve esserci uno stretto legame tra il suo spirito, la sua anima – e quindi la sua memoria – e il suo ego. In altre parole, l’ego deve essere capace di assorbire ciò che egli sa.

L’ego deve anche essere capace di non confrontarsi troppo all’esterno, e andare a verificare all’università se i vostri professori son d’accordo con questo. Se non siete capaci di accettare ciò che sapete e siete costretti ad andare all’esterno per chiedere una verifica, beh, allora la vostra coscienza personale è ancor più diminuita. Ciò non significa che non siete capaci di andare all’esterno e comunicare con delle persone, anzi è un grande piacere.

L’unica cosa è che se avete una coscienza molto personale e comunicate o entrate in un rapporto dialettico con le persone, potrete farlo da una coscienza creativa, lo farete dalla vostra piattaforma personale. E la piattaforma personale dell’uomo è totalmente personale per lui. Ciò che lei può fare creativamente, ciò che può generare creativamente, è personale per lei. Ciò che lui può generare creativamente è personale per lui. Stessa cosa per lui, stessa cosa per venti persone. Perché? Perché abbiamo tutti un particolare tasso vibratorio, ed è questo tasso vibratorio che ci dà la caratteristica, se volete, del nostro lavoro, della nostra creatività.

Il mio lavoro è fare quello che faccio. Per un altro sarà fare dell’architettura, per un altro sarà fare medicina, un altro farà questo, un altro farà quello. Quindi, poiché tutti gli esseri umani hanno un particolare tasso vibratorio, questo li colloca storicamente, culturalmente, socialmente, all’interno di una coscienza collettiva, ed è per questo che ci sono persone che possono fare tale cosa, altre che possono fare tale cosa, altre che possono fare tale cosa.

Ma se queste persone – architetti, scienziati, pensatori, scrittori, educatori – hanno una coscienza individualizzata, in altre parole se hanno una coscienza personale, allora invece di dividersi il potere sulla Terra, invece di separarsi in cerchie, invece di non armonizzarsi gli uni con gli altri e creare, se volete, una grande confraternita di sapienti sulla Terra, beh, allora abbiamo scuole che litigano, che si separano, di Jung, di Freud, di questo, di quello!

Le persone non sono capaci, gli uomini non sono capaci, a causa dell’ego e dell’orgoglio intellettuale, di portare tutte queste scienze, tutte queste percezioni, tutte queste comprensioni, nello stesso cerchio e permettere all’Umanità di beneficiare di tutto questo. Tutti vogliono il proprio brevetto, tutti vogliono essere riconosciuti, tutti vogliono, e così via. Perché? Perché gli uomini non hanno coscienza personale. E soffriamo di questo! E chi ne soffre? Beh, è l’umanità!

L’umanità perde sempre dei punti mentre noi vogliamo guadagnare punti. Guardate le guerre intellettuali, le guerre degli ego, delle Università, fra i direttori di dipartimenti, fra gli psichiatri, gli psicologi, e quelli che sono nelle religioni, questo non si ferma. Ci vogliono degli Einstein che hanno raggiunto delle sommità, e lì possono stabilire che è così che funziona.

E questo, in generale, è in ambiti che loro sono praticamente gli unici a comprendere. Ecco perché la conoscenza sulla Terra è interessante, è meravigliosa, ma l’uomo ha bisogno della coscienza dietro la conoscenza! Quando l’uomo avrà coscienza e conoscenza, allora la conoscenza sarà molto, molto interessante perché non sarà più viziata dall’ego, troppo viziata dall’ego.

Domanda: Popoli come gli Atlantidei o certi popoli di faraoni che, a un certo punto, hanno raggiunto un certo livello di coscienza, e all’improvviso questo è come scomparso. C’è una ragione per cui quei popoli sono quasi scomparsi?

BdM: Se gli Atlantidei sono esistiti – non posso dirle né sì né no, non ne ho il diritto – se gli Atlantidei sono esistiti, a quel tempo, la ragione per cui sono scomparsi è perché il potere occulto che gli era stato dato da esseri che venivano da altri pianeti, era stato sottoposto a impulsi troppo animalizzati. E a causa di questo, e a causa delle forze coinvolte in quelle scienze, tutto è saltato, perché quei poteri erano direttamente connessi a quello che chiamiamo il magnetismo tellurico della Terra. Ecco perché è saltato tutto!

Più l’uomo ha a che fare con energie ad alta vibrazione, più è pericoloso e più è grande. Se l’uomo capitola davanti alla coscienza universale, se l’uomo capitola davanti a inviati che vengono da altri pianeti, se l’uomo capitola davanti a governi di altre civiltà, nel senso che perde contatto con loro, perché la sua natura animale non è capace di confrontarsi con la loro grande conoscenza dell’evoluzione, allora l’uomo commette degli errori, finendo per cadere nella magia nera.

Quando si cade nella magia nera, si inizia allora a trafficare con forze elementali che fanno parte del Centro della Terra, ma che sono costrette a negare l’esistenza del Fuoco universale. E a quel punto, queste forze elementali che sono costrette a negare l’esistenza del Fuoco universale, perché non sono capaci di vedere la luce, sono energie che finiranno per alimentare le grandi passioni dell’uomo, la sessualità dell’uomo, e porteranno alla fine l’umanità a vivere in quello che definirei un paradiso orgiastico. Ma un paradiso orgiastico non può durare all’infinito. Alla fine porterà una civiltà al crollo.

Domanda: Quindi questi extraterrestri esistono e sarebbero automaticamente un grande pericolo per l’umanità in questo momento?

BdM: Nella misura in cui gli extraterrestri esistono – supponiamo che esistano, non posso dirvelo – se gli extraterrestri venissero ora sulla Terra e non ci fosse preparazione, se l’umanità non fosse preparata, si creerebbe una psicosi sulla Terra. Per il mondo, sarebbe la fine del mondo, perché lo shock sarebbe un abominevole shock collettivo, e i governi non sarebbero in grado di trattenere le energie di bassa vibrazione che fanno parte del subconscio dell’umanità.

Ho imparato una cosa negli ultimi trent’anni, ed è che l’uomo… che all’inizio siamo molto ignoranti e che è molto, molto importante che lo restiamo per un certo tempo. E ho anche imparato che l’intelligenza non è intelligenza; che l’intelligenza è energia. E dal momento in cui ci si rende conto che l’intelligenza è energia, non si è più interessati a essere troppo intelligenti, perché sono i nostri “fusibili” a saltare.

Per cui il concetto di intelligenza che può avere un iniziato e il concetto di intelligenza che può avere un ricercatore sono due concetti molto, molto diversi. Uno è totalmente polarizzato, fa parte dell’illusione del libero arbitrio dell’ego e del suo bisogno di dominare ciò che chiamiamo la conoscenza. Nell’altro caso, invece, è il contrario. È la canalizzazione delle informazioni a un livello che dipende da ciò che si deve fare sul piano materiale, e a quel punto l’ego, essendo diventato trasparente, non è più interessato a sapere troppo.

Ecco perché l’uomo, man mano che si evolve nella coscienza, si accorgerà che a poco a poco perderà la memoria, perderà la memoria, perderà la memoria, giusto quanto basta per lavorare, per funzionare. Ma più l’uomo si evolve nella coscienza, più perderà la memoria. E molte persone oggi che hanno raggiunto un certo livello di evoluzione, sentono di avere una certa perdita di memoria, ed è normale, perché la perdita di memoria ti impedisce di soffrire di troppa riflessione. Hai giusto memoria sufficiente per svolgere il tuo lavoro.

Io non ho più memoria. Eppure ne ho: quando ho bisogno di sapere qualcosa, hop, arriva. Ma a parte questo, non ne ho. Perché? Perché non ho bisogno di ricordare ciò che so. Siccome non ho bisogno di ricordarmi ciò che so, quel che so non è più pericoloso. Questo mi impedisce di andare fuori di testa. Per cui sono contento. Per cui, se mi fate domande interessanti, profonde, etc., e io vi do risposte intelligenti, beh, allora non ne soffro. Ma se penso che ne soffrirete, non ve le darò.

È un po’ così. Sono trent’anni che tutti cercano di farmi parlare di questi extraterrestri, ma non l’ho mai fatto, e non lo farò mai, Glenn ha cercato di farlo in televisione negli anni Ottanta, ma non l’ho mai fatto. Perché? Perché l’uomo deve iniziare a lavorare, deve occuparsi della sua bistecca, della sua famiglia, dei suoi figli, della sua vita qui, prima di potersi occupare di altre faccende.

Ma a volte lo faccio, e quando lo faccio sono obbligato a dire: “Supponiamo che questo esista”, e così mi libero. Ma se non dico: “Supponiamo che esista”, non potrei dirvelo. Ma se dico: “Supponiamo che esista”, allora sono libero di parlarvi degli extraterrestri quanto voglio. Perché a quel punto, dicendo: “Supponiamo che esista”, vi impedisco di credere che esista. Ma se vi dicessi che esiste, beh, allora, con tutte le tiritere che potrei farvi, sareste obbligati a credere che ciò esista.

Perciò non posso farlo, perché non ho il diritto di indurre l’uomo nella conoscenza occulta se non è in grado di sopportarla, perché l’uomo pensa. Se voi non pensaste, io non avrei questo problema. Ma poiché pensate, beh, il problema ce l’ho. Allora dico: “Beh, supponiamo che esista”. Stavate parlando degli Atlantidei! “Supponiamo che esista”… L’intelligenza è intelligente, è ben ordinata. Altre domande?

Domanda: Intelligenza…[inudibile]…

BdM: Perché si riflette, ci si pensa.

Domanda: Non è perché manca qualcos’altro?

BdM: È perché si hanno emozioni. Si hanno delle emozioni. Si hanno emozioni nella mente, si ha della memoria. Se chiudi gli occhi ora, tu puoi ricordare il mio aspetto. Io, se chiudo gli occhi, non vedo più niente, è nero, nero, nero. Non c’è memoria. Voi avete ricordi dello schermo mentale, delle vere piscine da nuoto [risate del pubblico]… Gli artisti fra voi, voi leggete romanzi, vedete tutto lì, vedete il ragazzo nella stanza, vedi tutto lì!

Mi piacerebbe essere così. Ma se fossi così, impazzirei, quindi è una protezione. Scriverò un romanzo, ho deciso di scriverne uno. Sarà ovviamente un romanzo esoterico. Ma un romanzo esoterico, la forma lì, ne scriverò uno, ma sono obbligato a scriverlo con qualcuno, perché l’altra persona vedrà quello che io so. Solo così posso scrivere un romanzo. Come posso descrivere una scena se non la vedo! Quindi l’altra persona la vede, descrive la scena e io posso inserire il materiale. È un modo di lavorare, eh! Non vedo l’ora di vedere questo romanzo, sembra che potrebbe essere molto interessante… [risate del pubblico]. Facciamo una pausa!

aggiornamento il 30/07/2024

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